Clinica del Mal di Testa

Respirazione funzionale o disfunzionale?

  • Introduzione
  • Alcuni disturbi dovuti alla respirazione “non funzionale” o “cattiva respirazione”
  • E tu come respiri?
  • “Respirare male”: la respirazione disfunzionale o svantaggiosa
  • Le 4 cause principali della respirazione disfunzionale o svantaggiosa
  • Le 7 principali disfunzioni respiratorie
  • Gli 8 mali della respirazione disfunzionale
  • Respirazione Funzionale o Vantaggiosa
  • Le 5 caratteristiche chiave della respirazione funzionale o vantaggiosa

Introduzione

La respirazione è un gesto automatico, un esercizio potentissimo, che influenza la postura, i movimenti, l’umore, i pensieri, la funzionalità degli organi e soprattutto del sistema nervoso.

Respirare è un gesto naturale e fondamentale che compiamo quotidianamente dalle 14.000 alle 22.000 volte al giorno!

Da sempre, nelle attività lavorative, nello sport, nelle arti marziali o nelle religioni, il modo in cui respiri condiziona la tua vita e il tuo atteggiamento mentale e anche i tuoi dolori, come il mal di testa.

Nella società moderna parlare di tecniche di respirazione o esercizi respiratori spesso significa parlare di qualcosa di passivo, “scontato”, mistico o addirittura inutile.

Molte persone preferiscono utilizzare rimedi passivi e assumere medicine dimenticando o ignorando i vantaggi e “poteri” terapeutici della “ginnastica respiratoria”.

Ti svelo un segreto: respirare in modo appropriato ottimizza le tue performance e il tuo stato di salute globale!

Alcuni disturbi dovuti alla respirazione “non funzionale” o “cattiva”

Respirazione

Respirare in modo non funzionale  può portare a una serie di disturbi organici e muscolo-scheletrici:

  • Dolore cervicale.
  • Mal di schiena.
  • Reflusso gastroesofageo.

Modificare lo schema respiratorio porta spesso dei benefici a questi disturbi. I dolori cervicali a loro volta possono compromettere la respirazione e creare un circolo vizioso irritante e disabilitante.

La rigidità cervicale o “stiff neck”, la cosiddetta cervicalgia, i dolori toracici e uno schema respiratorio alterato possono favorire l’ irritazione del sistema nervoso e preparare il terreno per un mal di testa cervicale o un ’emicrania.

Gli attacchi acuti di emicrania o cefalea di tipo tensivo trovano infatti sollievo con la respirazione appropriata e possono migliorare con terapie specifiche cervicali.

Per questo motivo, in riabilitazione e medicina, valutare e trattare la respirazione è sempre importante. Noi della Clinica del mal di Testa lo facciamo sempre.

Tutti respiriamo, ma il modo in cui compiamo quest’atto, cioè il tuo schema di respirazione, è “corretto”?

Noi parliamo di respirazione funzionale ma in realtà “funzionale” è un termine inflazionato e generico. Esiste la “funzione respiratoria” e ci sono gli “schemi o pattern di respirazione” che possono essere appropriati, vantaggiosi, inadeguati o svantaggiosi rispetto alle azioni o alle posture, in un determinato momento e contesto, per un preciso obiettivo. 

E tu come respiri?

La respirazione “buona o cattiva”, “bella o brutta” o “giusta o sbagliata” non esistono. Lo stesso vale per la postura. Ma questa è un’ottima notizia!

Queste definizioni sono nate per esigenze comunicative “pubblicitarie”, per “fare colpo”, con il risultato di alimentare paure e convinzioni inutili.

La tua respirazione è vantaggiosa o svantaggiosa in relazione a quello che stai facendo, o devi o vorresti fare in un preciso momento, e all’obiettivo che vuoi raggiungere.

È pieno di persone apparentemente con una “brutta” postura o “cattiva” respirazione che non hanno nessun sintomo o problema fisico e vivono alla grande. Al contrario ci sono persone con una “bella” postura e una “buona” respirazione che stanno male.

In quest’articolo interessante e ben fatto di un amico e collega si sfatano un po’ di miscredenze al riguardo: respirazione diaframmatica e miti.

“Respirare male”: la respirazione disfunzionale o svantaggiosa

Respirare è un gesto naturale e fondamentale che compiamo quotidianamente migliaia di volte e il suo schema varia continuamente in base all’azione e all’obiettivo che vuoi o devi raggiungere.

Con l’espressione popolare “respirare male” intendiamo quello schema respiratorio non appropriato e svantaggioso, che non rispetta la fisiologia per cui i benefici dell’ “optimum respiratorio” non possono verificarsi.

Non stiamo parlando di patologie respiratorie specifiche per le quali devi rivolgerti a un medico specialista. In quest’articolo vogliamo prendere in considerazione gli schemi respiratori quotidiani in termini di:

  • consumo energetico,
  • ossigenazione dei tessuti,
  • stabilità posturale,
  • strategie di movimento,
  • influenze emotive.

Attenzione: lo schema respiratorio (il come respiri) sembra essere disfunzionale o svantaggioso nel 60% delle persone!

Le 4 cause principali della respirazione disfunzionale o svantaggiosa

Sono 4 le cause principali che causano lo sviluppo di uno schema respiratorio disfunzionale e svantaggioso in termini di ossigenazione, produzione di energia e benefici posturali:

  1. sedentarietà e scarsa attività fisica,
  2. fumo,
  3. schemi posturali lavorativi e la loro durata,
  4. disturbi della sfera psico-emotiva.

Questi fattori possono anche combinarsi insieme e incidere più pesantemente sulla “qualità” della respirazione.

Le 7 principali disfunzioni respiratorie

I principali quadri clinici disfunzionali che si osservano nella pratica clinica sono:

  1. iperventilazione,
  2. respirazione orale,
  3. respirazione paradossa,
  4. dispnea,
  5. disagio respiratorio,
  6. “respirazione trattenuta” (tendenza all’apnea),
  7. respirazione toracica alta.

Quest’ultimo tipo di schema respiratorio, la respirazione toracica alta, troppo spesso viene erroneamente condannato sia in fisioterapia che osteopatia e altre professioni.

Infatti la respirazione toracica alta è normale, fisiologica supporta addirittura il diaframma quando è occasionale oppure durante gli sforzi, le attività sportive o in certe posture dovute a patologie particolari.

Gli 8 mali della respirazione disfunzionale

Le principali conseguenze negative di questo tipo di respirazione sono:

  1. riduzione dell’abilità di regolare la pressione intra-addominale,
  2. riduzione della capacità di controllo motorio, dunque scarsa coordinazione muscolare nei movimenti,
  3. ridotto supporto della colonna vertebrale,
  4. ridotta stabilità posturale e nei movimenti,
  5. dolore cervicale,
  6. mal di schiena,
  7. dolore pelvico,
  8. incontinenza.

Per quanto sia complessa l’interazione della respirazione con la nostra salute, puoi sapere se il tuo modo di respirare è funzionale o disfunzionale attraverso uno screening respiratorio attendibile e semplice.

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Respirazione funzionale o vantaggiosa

Quanto visto sin qui ci mostra come la respirazione incida fortemente sulla qualità della vita e su una serie di disturbi anche importanti.

Ma qual è il modo migliore per respirare?

Intendiamo con l’espressione “respirazione funzionale” quegli schemi respiratori che  soddisfano le “funzioni primarie e secondarie” della respirazione in modo efficiente e appropriato. Esse sono:

  1. Biomeccaniche.
  2. Chimiche.

Le funzioni secondarie sono quelle non-respiratorie e relative alla sfera psico-emotiva.

La funzione biomeccanica si riferisce all’azione primaria di pompa neuromuscolare che cambia le pressioni intra-toraciche e intra-addominali che guidano il movimento dell’aria, della linfa e del sangue.

La funzione biochimica fa riferimento all’azione primaria di regolazione degli scambi gassosi a livello polmonare e chimici a livello cellulare tissutale. La respirazione regola l’equilibrio delle quantità di ossigeno (O) e anidride carbonica (CO2) in entrata e uscita, e lavora con i reni per mantenere un Ph dei tessuti del corpo intorno al 7.4 . Quando si riduce la ventilazione, aumenta la quantità di CO2 che può favorire insieme ad altri meccanismi l’acidosi tissutale e metabolica che irrita e innesca stati infiammatori. Quando aumenta la ventilazione, si riduce invece la quantità di CO2 e prevale lo stato alcalino.

La funzione secondaria fa riferimento al fatto che la respirazione ha un ruolo importante in altre funzioni non-respiratorie:

  • è fondamentale per l’auto-regolazione mentale e degli stati emozionali,
  • per il linguaggio,
  • per la vocalizzazione,
  • per i ritmi omeostatici e le oscillazioni corporee,
  • per la stabilità della colonna vertebrale,
  • per gli adattamenti posturali e il controllo motorio in generale.

Le 5 caratteristiche chiave della respirazione funzionale o vantaggiosa

La respirazione per essere giudicata funzionale o vantaggiosa in relazione a ciò che si sta facendo, deve essere:

  1. efficiente,
  2. adattativa,
  3. appropriata,
  4. responsiva (essere in grado di reagire, rispondere alle richieste del momento),
  5. di supporto.

L’acronimo utilizzato per definirla e a cui noi facciamo riferimento è EAARS. Guarda questo video su ciclo respiratorio normale.

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