Clinica del Mal di Testa

Terapia manipolativa, metodiche e approccio riabilitativo

Introduzione

La terapia manipolativa è un trattamento di tipo manuale che viene eseguito sulla cute, sui nervi, sui muscoli, sulla fascia, sui tendini e sulle articolazioni tra le ossa. Sono una serie di tecniche che, applicate secondo logica,  servono per migliorare la salute e la qualità della vita del paziente.

Tale disciplina ha origine migliaia di anni fa e, con l’esperienza e la sperimentazione sul campo, ha dato vita a una serie di pratiche o metodiche manuali che possono aiutare senza l’uso di alcun farmaco.

Terapia manipolativa: a chi rivolgersi

Di sovente si sente al telegiornale o sui quotidiani di casi di malasanità, ma non solo. Le persone che subiscono danni per colpa di manipolazioni errate fatte da personale non qualificato sono purtroppo frequenti.

La terapia manipolativa è una vera e propria specializzazione che può essere praticata solo da personale che ha seguito specifici percorsi accademici e professionali:

  • Laurea
  • Formazioni riconosciute e accreditate
  • Certificazioni o diplomi internazionali
  • Master universitario in fisioterapia muscolo-scheletrica
  • Master in osteopatia

Va anche chiarito che la fisioterapia e l’osteopatia sono due cose diverse (e possono venir praticate solo da professionisti sanitari e medici).

Quando si parla di terapia manipolativa si intendono tutti quegli interventi manuali in cui appunto si “manipolano” tessuti corporei.

Questa forma di terapia può essere molto utile quando una persona soffre di cefalea. Prima occorre verificare che siano presenti disordini  cervicali o cranio-mandibolari associati alla cefalea . Per far questo ci si deve rivolgere a un terapista specializzato nella valutazione neuro-muscolo-scheletrica delle cefalee, e non professionisti “generici”.

La terapia manipolativa, metodiche e concetti della Clinica del Mal di Testa (CMT)

La Clinica del Mal di Testa è un network di professionisti sanitari tra cui fisioterapisti e fisioterapisti-osteoapti che utilizzano un approccio riabilitativo:

  • Globale,
  • Integrato,
  • Multimodale

Nato per rendere più snella la valutazione e cura di tutti quelli che vengono definiti disordini muscolo-scheletrici associati alle differenti tipologie di cefalea.

La Clinica del Mal di Testa applica ed utilizza vari modelli operativi e teorici elaborati dai migliori specialisti internazionali del settore:

  1. Il concetto 3R System (Reset, Reinforce, Reload)
  2. Il concetto di Riproduzione & Risoluzione = Rilevanza
  3. Il concetto di Direzione Preferenziale di Movimento
  4. La Dermo-Neuro-Modulazione, un concetto canadese
  5. Il concetto di Mobilizzazione con Movimento
  6. Il concetto di Allenamento o Fitness Riabilitativo
  7. Il metodo della Valutazione Selettiva del Movimento Funzionale
  8. Il concetto di Neurodynamics
  9. Il concetto di Educazione Terapeutica Neuroscientifica
  10. I trigger points miofasciali

1) Il concetto 3R System (Reset, Reinforce, Reload)

Ideato dal collega americano Gray Cook si basa su tre fasi:

  1. Reset, nel senso che attraverso le tecniche manuali di fisioterapia-osteopatia e gli esercizi noi ti aiutiamo a “resettare” cioè a modulare le percezioni alterate che irritano il tuo sistema nervoso e sono la causa dei tuoi sintomi e delle tue difficoltà di movimento. Ti aiutiamo a migliorare ed alzare la tua soglia di tolleranza agli stimoli nonché la mobilità e la tonicità dei tuoi tessuti. Così sarai e ti sentirai più forte e abile. 
  2.  Renforce nel senso che ti aiutiamo a rinforzare e rieducare le tue conoscenze spiegandoti come funziona il tuo corpo e quali sono i falsi miti, le  informazioni errate e negative che “ti hanno raccontano finora” alterando il tuo recupero! Per noi è essenziale che la persona divenga parte integrante del percorso di guarigione e non un semplice spettatore che assiste passivamente alla terapia. Ti spieghiamo come funziona l’elaborazione del dolore, quali sono le strategie posturali e di movimento più vantaggiose nelle tue condizioni, ti mostriamo cosa devi ridurre o evitare per stare meglio. E’ fondamentale che tu comprenda certi meccanismi per decidere di partecipare attivamente al percorso terapeutico. 
  3.  Reload, cioè “ricaricarenel senso di ripristinare e migliorare la capacità di carico del tuo corpo attraverso il miglior farmaco naturale: l’esercizio fisico riabilitativo e allenante. Ti diciamo e insegnamo cosa puoi fare e come farlo per risolvere la tua condizione. 

2) Il concetto di Riproduzione & Risoluzione = Rilevanza

Si tratta di un concetto sviluppato dal collega australiano Dean Watson (Reproduction & Resolution = Relevance) che ha fondato sia la Watson Headache Clinic che l’ Headache Institute.

Noi lo abbiamo ribattezzato questo metodo in modo personale come Sistema AMS : Accensione – Modulazione – Spegnimento:

  1. Accensione, in questa fase, attraverso test palpatori manuali o di movimento si ricerca la provocazione di sintomi uguali o simili a quelli del mal di testa descritto dal paziente . Tali test sono già terapia manipolativa.

     

  2. Modulazione, una volta che il sintomo è stato “acceso”, sempre attraverso delle tecniche specifiche, si cerca la sua modulazione.
  3. Spegnimento, un buon terapista sarà in grado, dopo le prime due fasi, di arrivare allo spegnimento del sintomo (es. dolore) che confermerà che quello che è stato manipolato è causa e ha un ruolo nel problema del paziente.

Quando si verificano queste tre fasi allora si ha la certezza che il rachide cervicale o anche l’atm, incidono sul mal di testa e di conseguenza una terapia manuale è utile per affrontare il problema.

3) concetto di Direzione Preferenziale di Movimento

Il neozelandese Robin McKenzie, fondatore dell’omonimo centro, ha creato un metodo in cui si mettono in pratica:

  • Movimenti,
  • Posizioni semplici,

che il paziente esegue autonomamente o supportato dal terapista, per esaminare (grazie a sollecitazioni statiche o ripetute), la capacità di carico o la stessa mobilità di:

  • Muscoli,
  • Articolazioni,
  • Dischi,
  • Nervi,
  • e tutti gli altri tessuti.

Allo stesso tempo viene valutata “la direzione” che modifica la tensione e il carico sugli stessi provocando un attenuazione dei sintomi.

4) La Dermo-Neuro-Modulazione, un concetto canadese

La collega Diane Jacobs ha elaborato una metodologia che si basa sull’utilizzo di tecniche manuali molto leggere. In pratica si tratta di manipolazioni cutanee e posizionamenti de-tensivi.

Si agisce quindi sui recettori che si trovano in superficie (sulla pelle) attraverso delle tecniche molto soft che sono valutazione e trattamento al tempo stesso.

5) Il concetto di Mobilizzazione con Movimento

Viene anche chiamato semplicemente metodo Mulligan, dal nome del suo fondatore che ha messo in pratica un concetto che si basa sostanzialmente sull’uso di tecniche manipolative non dolorose durante l’esecuzione di movimenti direzione specifici (Mobilization with Movement).

Questo serve per aiutare il paziente a modulare istantaneamente la percezione di un movimento alterato. Se accade che sia la sintomatologia, che la stessa mobilità, si modificano durante il trattamento, allora si conferma la causa muscolo-scheletrica e la condizione è assolutamente risolvibile.

6) Il concetto di Allenamento o Fitness Riabilitativa

Nei paesi scandinavi , prima che si diffondessero le varie forme di terapia manipolativa e di riabilitazione moderna, si svilupparono metodiche di “riabilitazione attiva” (esercizi terapeutici mirati) che derivavano da discipline quali: lo yoga, la ginnastica classica, le arti marziali. In quei paesi, a oggi, l’esercizio fisico viene visto anche come una vera e propria medicina prescritta dai medici ed elaborata, sotto forma di terapie, dai fisioterapisti.

7) Il metodo della Valutazione Selettiva del Movimento Funzionale

Si tratta di un metodo del collega statunitense Gray Cook (denominato in inglese Selective Functional Movement Assessment – SFMA), è un sistema che serve per valutare e diagnosticare una disfunzione muscolo-scheletrica attraverso l’analisi degli schemi di movimento fondamentali.

Con questo metodo è possibile mettere in evidenza gli schemi che funzionano male e soprattutto andare a comprendere quali ne sono le cause dal punto di vista neuro-miofasciale, articolare o del controllo motorio.

8) Il concetto di Neurodynamics

Il cosiddetto sistema di Mobilizzazioni del sistema nervoso si basa sulla constatazione che il nostro sistema nervoso ha bisogno, per funzionare al meglio, di spazio per muoversi, di sangue, ossigeno e stimoli “allenanti” o finalizzati per prosperare e rimanere in salute.

Se si verificano situazioni di blocco o anche semplici restrizioni ai nutrienti (e allo spazio) si provoca nell’organismo una modificazione mal-adattiva, transitoria o anche persistente, che provoca a sua volta una serie di sintomi (es. mal di testa).

9) Il concetto di Educazione Terapeutica Neuroscientifica

Il metodo Therapeutic Neuroscience Education (TNE) è stato messo a punto da fisioterapisti americani del gruppo Evidence In Motion. Attraverso esso si insegna la “neuroscienza del dolore”.

È scientificamente provato che capire come funziona effettivamente il nostro sistema nervoso, con gli annessi meccanismi del dolore, permette di cambiare la percezione dello stesso dolore portando effetti positivi a chi ne soffre.

Le “lezioni” sono prive di inutili accademismi e si basano su terminologie semplici, di facile comprensione come immagini o anche metafore.

10) I trigger points miofasciali

La disfunzione neuro-miofasciale è senza dubbio una delle cause principali di dolore; si tratta di micro alterazioni che coinvolgono sia il sistema detto appunto miofasciale, sia il sistema neuro-vascolare.

Sono risposte che l’organismo mette in atto a fini adattivi-funzionali. Quindi sono una risposta naturale di adattamento a certe sollecitazioni. Quando la loro formazione persiste nel tempo e il fenomeno coinvolge più aree (fibre muscolari) dello stesso muscolo o più muscoli allora possiamo avere un “mal-adattamento”. Questo determina la comparsa di sintomi e disfunzioni motorie che possono peggiore o alimnetare condizioni già complesse come quelle dell’ emicrania oppure della cefalea di tipo tensivo in cui sono sempre presenti.

Le varie forme di terapia manipolativa come cura per l’emicrania e la cefalea di tipo tensivo

Come abbiamo visto esistono  molte tecniche, concetti e metodi volti ad affrontare al meglio patologie come l’emicrania o la cefalea di tipo tensivo. Un buon terapeuta sarà in grado di valutare i sintomi, le cause e la scelta della cura più adatta per il paziente.

Se applicate nel modo giusto, da personale qualificato, possono dare risultati positivi in poco tempo. Ecco perché è fondamentale rivolgersi a centri specializzati che abbiano una visione ampia e olistica del problema.

La terapia manipolativa ha valore e può effettivamente aiutare nel processo di guarigione di patologie dolorose e invalidanti come l’emicrania e la cefalea di tipo tensivo .

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